Premiati durante la European Week 2019 i vincitori del Concorso “BiotechJob: Biotecnologi… al lavoro!” promosso da ANBI, JobFarm, Consorzio Italbiotec, Science Draw Graphic, e Università degli Studi di Milano – Bicocca che ha ospitato l’evento presso la sua Aula Magna. L’iniziativa era inoltre patrocinata dalla Conferenza Nazionale Permanente dei Corsi di Studio in Biotecnologie e da Tempesta di Cervelli.
Davanti a una platea di 250 studenti sono stati presentati i lavori raccolti, che avevamo l’obiettivo di raccontare il lavoro del biotecnologo ed il suo ruolo sociale. Tre le categorie in concorso: Immagini, Video e Illustrazioni. Tra i 30 finalisti ecco i premiati:
Categoria Immagini
Michela Osnato, biotecnologa e ricercatrice post-doc presso il Center for Research in Agricultural Genomics (CRAG) di Barcellona, che ha ideato il progetto e coordinato il team di lavoro multidisciplinare costituto da giovani ricercatori, e professionisti del mondo creativo.
Il titolo del suo lavoro è “SECRET LIFE OF A PLANT BIOLOGIST” e spiega che in Europa la ricerca in Biologia e Biotecnologie vegetali è poco conosciuta dalla società e non gode di prestigio sociale. Una buona parte dei cittadini europei ritiene che la coltivazione di piante geneticamente modificate abbia più problemi che benefici (nonostante studi scientifici ne dimostrino la sicurezza). Inoltre, i Biotecnologi vegetali sono spesso associati alla creazione di mostri transgenici e alla diminuzione della biodiversità delle specie vegetali. Ha quindi realizzato un reportage che ritrae la vita di giovani scienziati in due scene diverse, sul lavoro e nel tempo libero. La prima fotografia spiega cosa fanno i ricercatori in un laboratorio di Biologia vegetale, mentre la seconda fotografia rivela il lato umano degli scienziati quando escono da lavoro. Tutte le fotografie sono disponibili sulle pagine Facebook e Instagram del progetto (@secretlifeofaplantbiologist). (https://secretlifeofaplantbiologist.cragenomica.es/) che si propone di informare il pubblico non specialista sull’importanza della ricerca sulle piante, migliorare la cultura scientifica della società e soprattutto mettere in discussione gli stereotipi negativi associati a questa professione.
Categoria Video
Valentina Palmieri, biotecnologa medica e post-doc presso la Fondazione Umberto Veronesi.
Con il video animato “Le biotecnologie al tuo fianco” spiega che ha voluto mostrare un esempio di come ogni giorno utilizziamo prodotti ottenuti grazie al lavoro dei biotecnologi, spesso senza accorgercene. Dietro una piccola pillola, ci sono colture cellulari, foto al microscopio, test e tanto altro.
Categoria Illustrazioni
Anna Tessari, studentessa al terzo anno del corso di laurea in biotecnologie presso l’Università degli Studi di Padova.
Con l’illustrazione “identikit di un biotecnologo” ha cercato di spiegare il lavoro di un biotecnologo che non è solo “quello che fa gli OGM!” oppure “una specie di biologo che fa più chimica e DNA”. Non proprio esattamente…
Partendo da una lampadina, che rappresenta un’idea, la curiosità e l’intuizione da cui nasce la scienza, ha posto alla base il DNA, che è il caposaldo delle biotecnologie. Salendo ha aggiunto la lente d’ingrandimento, che rappresenta la ricerca, il motore, ciò che spinge le biotecnologie a produrre qualcosa di bello ed utile. La ricerca però, per essere attuata, ha bisogno di attingere a tutte le altre discipline, ed ecco perché il biotecnologo deve avere una formazione a 360 gradi. Ci sono la chimica e la biologia e la parte applicativa di laboratorio, con provette, beute, e vari altri strumenti. A queste, però, si intrecciano tante altre competenze che non lo rendono un medico, un informatico, un chimico, ma gli permettono di parlare con tutti loro. Al centro vi è una fabbrica, che rappresenta la parte economica, perché è vero che il biotecnologo è naturalmente portato verso la ricerca, ma questa ha lo scopo di produrre qualcosa che possa essere utile e lo faccia in modo sostenibile. Ecco chi é il biotecnologo: una figura che parla tutte le “lingue”, riuscendo a passare efficacemente dall’idea a prodotti e servizi che cambino la vita delle persone.
Ai vincitori la possibilità di scegliere un corso di alta formazione offerto dai partner del progetto.