Con il riordino nel 2018 delle Professioni Sanitarie (Legge Lorenzin) si sono create molte situazioni grigie con professionisti che operano da anni in ambiti interessati dalla riforma e che, a fronte della nuova norma, non sarebbero oggi in possesso di titoli validi per farlo. Tra questi anche molti biotecnologi.
Il 9 agosto 2019, l’ex Ministro della Salute Giulia Grillo, aveva emanato un decreto, pubblicato in GU lo scorso 10 settembre, in cui venivano creati Elenchi speciali a esaurimento per sanare la situazione e si individuavano anche i requisiti e i titoli che devono possedere i diversi professionisti per potersi iscrivere.
Per supportare i propri soci che stanno valutando se possiedono i requisiti di idoneità e l’opportunità di chiedere l’iscrizione a tali elenchi, ANBI ha creato un gruppo di lavoro apposito.
L’iscrizione al gruppo è aperta a tutti i soci. Per maggiori informazioni e per richiedere di essere inseriti nel gruppo è necessario scrivere alla segreteria.
ANBI ha partecipato nei giorni scorsi alla European Biotech Week italiana organizzando e partecipando a ben 5 appuntamenti in 3 città.
Il 23 settembre ha affrontato con l’Università di Padova e Biopharma Network il tema di una formazione che guardi realmente all’innovazione.
Il 24 ha animato 3 eventi su Milano:
con l’Università di Milano Bicocca e Biopharma Network il tema del ruolo dei biotecnologi nell’innovazione in ambito sanitario e della sostenibilità ambientale.
con l’Università di Milano Bicocca, Jobfarm, Consorzio Italbiotec, Science Draw Graphic ha premiato i migliori lavori del concorso “BiotechJob: Biotecnologi… al Lavoro!” patrocinato dalla Conferenza Nazionale Permanente dei Corsi di Studio in Biotecnologie e da Tempesta di Cervelli.
con Assobiotec ha partecipato presso Talent Garden all’evento “Storie dal Futuro Migliore” con una testimonianza ed un laboratorio per i visitatori.
Il 26 a Bologna con Minerva e l’Università di Bologna si è discusso di sperimentazione animale e ricerca biomedica.
Da sempre siamo impegnati a valorizzare il ruolo dei biotecnologi, aiutaci a farlo sempre meglio e sempre di più, se già non lo sei, diventa un socio attivo!
Premiati durante la European Week 2019 i vincitori del Concorso “BiotechJob: Biotecnologi… al lavoro!” promosso da ANBI, JobFarm, Consorzio Italbiotec, Science Draw Graphic, e Università degli Studi di Milano – Bicocca che ha ospitato l’evento presso la sua Aula Magna. L’iniziativa era inoltre patrocinata dalla Conferenza Nazionale Permanente dei Corsi di Studio in Biotecnologie e da Tempesta di Cervelli.
Davanti a una platea di 250 studenti sono stati presentati i lavori raccolti, che avevamo l’obiettivo di raccontare il lavoro del biotecnologo ed il suo ruolo sociale. Tre le categorie in concorso: Immagini, Video e Illustrazioni. Tra i 30 finalisti ecco i premiati:
Categoria Immagini
Michela Osnato, biotecnologa e ricercatrice post-doc presso il Center for Research in Agricultural Genomics (CRAG) di Barcellona, che ha ideato il progetto e coordinato il team di lavoro multidisciplinare costituto da giovani ricercatori, e professionisti del mondo creativo.
Il titolo del suo lavoro è “SECRET LIFE OF A PLANT BIOLOGIST” e spiega che in Europa la ricerca in Biologia e Biotecnologie vegetali è poco conosciuta dalla società e non gode di prestigio sociale. Una buona parte dei cittadini europei ritiene che la coltivazione di piante geneticamente modificate abbia più problemi che benefici (nonostante studi scientifici ne dimostrino la sicurezza). Inoltre, i Biotecnologi vegetali sono spesso associati alla creazione di mostri transgenici e alla diminuzione della biodiversità delle specie vegetali. Ha quindi realizzato un reportage che ritrae la vita di giovani scienziati in due scene diverse, sul lavoro e nel tempo libero. La prima fotografia spiega cosa fanno i ricercatori in un laboratorio di Biologia vegetale, mentre la seconda fotografia rivela il lato umano degli scienziati quando escono da lavoro. Tutte le fotografie sono disponibili sulle pagine Facebook e Instagram del progetto (@secretlifeofaplantbiologist). (https://secretlifeofaplantbiologist.cragenomica.es/) che si propone di informare il pubblico non specialista sull’importanza della ricerca sulle piante, migliorare la cultura scientifica della società e soprattutto mettere in discussione gli stereotipi negativi associati a questa professione.
Categoria Video
Valentina Palmieri, biotecnologa medica e post-doc presso la Fondazione Umberto Veronesi.
Con il video animato “Le biotecnologie al tuo fianco” spiega che ha voluto mostrare un esempio di come ogni giorno utilizziamo prodotti ottenuti grazie al lavoro dei biotecnologi, spesso senza accorgercene. Dietro una piccola pillola, ci sono colture cellulari, foto al microscopio, test e tanto altro.
Categoria Illustrazioni
Anna Tessari, studentessa al terzo anno del corso di laurea in biotecnologie presso l’Università degli Studi di Padova.
Con l’illustrazione “identikit di un biotecnologo” ha cercato di spiegare il lavoro di un biotecnologo che non è solo “quello che fa gli OGM!” oppure “una specie di biologo che fa più chimica e DNA”. Non proprio esattamente…
Partendo da una lampadina, che rappresenta un’idea, la curiosità e l’intuizione da cui nasce la scienza, ha posto alla base il DNA, che è il caposaldo delle biotecnologie. Salendo ha aggiunto la lente d’ingrandimento, che rappresenta la ricerca, il motore, ciò che spinge le biotecnologie a produrre qualcosa di bello ed utile. La ricerca però, per essere attuata, ha bisogno di attingere a tutte le altre discipline, ed ecco perché il biotecnologo deve avere una formazione a 360 gradi. Ci sono la chimica e la biologia e la parte applicativa di laboratorio, con provette, beute, e vari altri strumenti. A queste, però, si intrecciano tante altre competenze che non lo rendono un medico, un informatico, un chimico, ma gli permettono di parlare con tutti loro. Al centro vi è una fabbrica, che rappresenta la parte economica, perché è vero che il biotecnologo è naturalmente portato verso la ricerca, ma questa ha lo scopo di produrre qualcosa che possa essere utile e lo faccia in modo sostenibile. Ecco chi é il biotecnologo: una figura che parla tutte le “lingue”, riuscendo a passare efficacemente dall’idea a prodotti e servizi che cambino la vita delle persone.
Ai vincitori la possibilità di scegliere un corso di alta formazione offerto dai partner del progetto.
In occasione dell’Assemblea Nazionale ANBI si terrà l’evento BiotechJob 2019 presso il Molecular Biotechnology Center, Aula Darwin, Università di Torino, in via Nizza 52.
Il programma si articolerà in 3 sessioni.
BIOTECH PLAYERS
Per conoscere l’ECOSISTEMA delle biotecnologie italiane.
Interverranno:
Laura Cipolla, Coordinamento Nazionale CdL Biotecnologie
Marialuisa Nolli, Assobiotec e EuropaBio
Fabrizio Conicella, BioindustryPark e APSTI
Giuliano Grignaschi, Research4Life
Marina Verderajme, Job Farm
BIOTECH COMPANIES
Per conoscere come lavorano e cosa cercano le IMPRESE, con interventi di grandi realtà e giovani start-up.
Federica Chianale, Bracco
Daniele Colombo, Zambon
Cristiana Cuffara, Tema Ricerca
Maurizio Bettiga, Evikrets
Gianluca Belotti, Mogu
Antonio del Casale, Microbion
BIOTECH PEOPLE
Per conoscere le CARRIERE a cui un biotecnologo può guardare, con testimonianze di professionisti che hanno fatto strada anche fuori dal laboratorio.
Sabrina Arena, Ricercatrice
Alessandra Bosia, Patent Attorney
Donatella Allemand, Project Manager
Serena Ghezzi, Comunicatrice
Chiara Lorenzetto, Consulente
Sabrina Dardano, CRA
L’evento è patrocinato da: Università degli Studi di Torino, Assobiotec, APSTI, BioindustryPark, bioPmed, Consorzio Italbiotec, Research4Life, Job Farm, Tempesta di Cervelli e SIMeF.
Seguiranno l’evento da vicino come Media Partner Edizioni GreenPlanner e Strade Magazine, oltre alla rivista dei Biotecnologi Prometeus.
Le iscrizioni sono aperte a questo indirizzo. Posti riservati per i soci ANBI in regola con la quota di iscrizione per il 2019.
Ai sensi degli artt. 10, 11 e 12 dello Statuto è convocata l’Assemblea Ordinaria dell’Associazione in prima convocazione per il giorno 5 Aprile 2019 alle ore 24, e in seconda convocazione
IL GIORNO SABATO 6 APRILE 2019 ALLE ORE 14.30
a Torino presso il Molecular Biotechnology Center, Università di Torino – via Nizza, 52
con il seguente Ordine del Giorno:
1. Relazione del Presidente sulle Attività e lo Stato dell’Associazione
2. Elezioni del Consiglio Direttivo Nazionale 3. Approvazione del Bilancio Consuntivo 2018 e del Preventivo 2019 4. Varie ed eventuali
Ai sensi degli artt. 6 e 13 del Regolamento Elettorale, sono aperti i termini per la presentazione delle Candidature da avanzare compilando la modulistica disponibile a richiesta presso la Segreteria (segreteria_anbi@biotecnologi.org) e restituendo il modulo completo in tutte le sue parti all’indirizzo:
presidenza_anbi@biotecnologi.org
La scadenza per la presentazione delle Candidature è fissata per il giorno 21 MARZO 2019 ALLE ORE 24.00.
ANBI sta seguendo con viva preoccupazione quanto sta avvenendo in tema di riordino delle professioni sanitarie così come configurato dalla legge 3/2018. Tale riordino, secondo le interpretazioni correnti promosse dagli Ordini, infatti andrebbe ad impattare in modo significativo non solo su chi realmente svolge una professione sanitaria, ma anche su tutti gli altri laureati, a partire da coloro che si occupano di ricerca o operano in industria, i quali sarebbero – secondo tale interpretazione – obbligati all’iscrizione all’Ordine diversamente da quanto avviene oggi.
ANBI ritiene che il ruolo degli Ordini sia fondamentale per garantire le attività professionali così come indicate dalla legge, ma ritiene altresì che l’iscrizione debba essere una libera scelta dei singoli laureati in tutte quelle situazioni professionali dove l’iscrizione non è obbligatoria ai sensi di legge.
ANBI si è sempre battuta affinché i biotecnologi che volessero esercitare le attività ricomprese nella legge istitutiva dell’Ordine dei Biologi potessero liberamente iscriversi, oggi analogamente si batte affinché chi ha fatto scelte professionali diverse non sia costretto a farlo.
Ricordiamo che tale interpretazione della revisione dell’ordinamento professionale, tuttora in corso, non interessa unicamente l’Ordine dei Biologi, ma anche la Federazione degli Ordini dei Chimici e dei Fisici, così come potenzialmente tutti gli altri Ordini vigilati dal Ministero della Salute.
Pertanto come Associazione Nazionale dei Biotecnologi Italiani facciamo nostra la petizione aperta dal prof. Ezio Puppin, professore di Fisica Generale presso il Politecnico di Milano, e vi invitiamo a sottoscriverla.
L’Associazione Nazionale Biotecnologi Italiani (ANBI) intende dimostrare tutta la sua solidarietà ai ricercatori del CREA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria), Centro di Ricerca Genomica e Bioinformatica, sede di Montanaso Lombardo (LO), oggetto nel mese di ottobre di un attacco vandalico da parte di un movimento anarchico che ha provocato danni per circa 80.000 € alla collezione di varietà e specie selvatiche di melanzana e asparago lì conservata (un patrimonio unico in Italia e tra i pochi al mondo).
La notizia è stata diffusa solo in questi giorni per non intralciare le indagini in corso.
L’ANBI ritiene che davanti a tale gesto, che ha tristi antefatti nel nostro Paese, debba essere presa un posizione chiara e netta. La rivendicazione è infatti precisa, i vandali imputano come colpa ai ricercatori due cose:
Di operare sotto il controllo diretto del Governo (inteso come Istituzione);
Di adoperarsi per la modernizzazione della nostra agricoltura.
L’ANBI rivendica che tali colpe non sono altro che medaglie. Il lavorare per le Istituzioni per promuovere l’ammodernamento del Paese, mettendo le proprie competenze a disposizione, è e deve essere fonte di orgoglio per i ricercatori e invitiamo la società civile e le Istituzioni tutte a far sentire la propria vicinanza a chi dedica la propria vita a questo scopo.
L’ANBI intende sottolineare che le biotecnologie altro non sono che i migliori strumenti di cui disponiamo per trovare risposte e soluzioni alle sfide che abbiamo davanti, dai cambiamenti climatici alla crescita demografica. Gli autori di tale gesto peraltro non hanno salvato nulla, non hanno fatto altro che distruggere la risorsa più preziosa di cui disponiamo per far fronte a queste sfide: la biodiversità, che là, in quelle serre, era conservata.
Firenze 12/11/2018 – ANBI (Associazione Nazionale Biotecnologi Italiani) e F.I.Bio. (Federazione Italiana Biotecnologi), le associazioni di riferimento dei biotecnologi italiani, sono state invitate ad intervenire al Forum dei giovani Biologi, organizzato dall’Ordine Nazionale dei Biologi lo scorso 8 novembre a Firenze.
Le Associazioni hanno accettato l’invito con l’intento di portare a conoscenza dell’Ordine quanto il corrente sistema ordinistico ancora non garantisca un pieno riconoscimento professionale ed una adeguata valorizzazione dei Laureati in Biotecnologie.
Durante il Forum si è però assistito a un attacco pubblico e diretto alle Associazioni dei Biotecnologi, proveniente in particolare dagli stessi membri dell’Ordine con i quali negli ultimi mesi si è avuta una interlocuzione positiva e pacata.
Tale attacco risulta ancor più incomprensibile alla luce del fatto che le Associazioni hanno più volte ribadito che non è in discussione il fatto che l’Ordine sia e resti l’Istituzione di riferimento per ciò che concerne le attività professionali svolte da biologi e biotecnologi e disciplinate dalla Legge.
Al contrario, l’Ordine dei Biologi sembra non voler riconoscere alle Associazioni dei Biotecnologi il diritto di poter lavorare in piena autonomia affinché le rivendicazioni dei biotecnologi e la loro valorizzazione professionale, dentro e fuori l’Ordine, trovino soddisfazione.
Ordini professionali ed Associazioni di categoria hanno ruoli, prerogative e funzioni differenti e così come non vi possono essere sovrapposizioni non possono esistere nemmeno subordinazioni.
Le Associazioni dei Biotecnologi inoltre trovano particolarmente preoccupanti diverse politiche portate avanti dall’Ordine tra le quali spiccano la volontà:
di imporre l’obbligo indiscriminato di iscrizione all’Ordine per tutti i laureati in biologia e biotecnologie, inclusi i ricercatori, sia universitari che operanti in industria
di imporre l’obbligo per le Associazioni di Biologi e Biotecnologi di registrarsi ad un albo speciale presso l’Ordine che prevederà una loro totale subordinazione a quest’ultimo nel loro agire
di uniformare i percorsi formativi di Biologi e Biotecnologi
di sostenere ricerche e laboratori quanto mai criticati dalla comunità scientifica, coinvolgendoli peraltro nella formazione di biologi e biotecnologi iscritti all’Ordine.
Alla luce di quanto qui delineato, ANBI e F.I.Bio si riservano di valutare le condizioni necessarie affinché possa aprirsi una nuova fase di dialogo che veda coinvolte con un ruolo di primo piano non solo l’Ordine e le Associazioni di Categoria, ma anche il Coordinamento Nazionale dei Corsi di Laurea in Biotecnologie, le Società Scientifiche, il mondo industriale e tutte le realtà a vario titolo interessate per garantire la più piena valorizzazione delle specificità del biotecnologo, per il bene del Paese.
ANBI e F.I.Bio si batteranno per questo e lavoreranno insieme nel miglior interesse dei biotecnologi, così come garantito dalla Costituzione.
Il Collegio dei Probiviri dell’Associazione Nazionale Biotecnologi ha rilasciato un parere deontologico su CRISPR e le nuove tecnologie di genome editing che allinea l’Italia alle più recenti dichiarazioni internazionali su tecnologia e responsabilità degli scienziati.
Le nuove tecnologie di genome editing, soprattutto quelle derivate da CRISPR, rappresentano un’importante opportunità scientifica e sociale per la risoluzione di diversi problemi che spaziano dall’ambito della medicina a quello dell’agricoltura. Sarà compito di tutta la società discutere e decidere insieme come e dove applicarle. E i biotecnologi italiani, in accordo con le regole deontologiche che si sono dati, devono essere pronti a svolgere il loro ruolo all’insegna della responsabilità.
È questo il risultato più importante che emerge dal Parere Deontologico elaborato dal Collegio dei Probiviri dell’Associazione Nazionale Biotecnologi Italiani (ANBI), reso pubblico durante l’Assemblea annuale dell’Associazione.