A quasi tre mesi dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e dalla conseguente attuazione del Decreto del 4 febbraio 2015 (Riordino delle Scuole di Specializzazione di area sanitaria per laureati in medicina e chirurgia), che impegnava MIUR e Ministero della Salute a pubblicare una normativa per l’accesso alle Scuole di Specializzazione anche per il personale “non medico”, tutto ancora tace.
Sono diversi anni ormai che per tutti i laureati “non medici” non vengono banditi concorsi di accesso alle scuole di specializzazione di area sanitaria; tutto ciò nonostante il Consiglio di Stato – sezione VI – con la sentenza n. 6037 del 17 dicembre 2013 si sia espresso in merito prevedendo la garanzia di accesso alle scuole di specializzazione del settore medico e sanitario anche ai laureati “non medici”.
ANBI ha pertanto deciso di scrivere agli Ordini e Associazioni dei Professionisti che alla pari dei biotecnologi, non riescono a perseguire il titolo di specialità obbligatorio per l’accesso ai concorsi pubblici del SSN; in tale lettera ANBI si fa promotore di iniziative comuni chiedendo di unire le forze e fare fronte comune per risolvere una situazione insostenibile e che si protrae ormai da troppi anni.