Covid-19 è stata una cosa seria o solo una montatura per farci vivere nella paura?
Da più parti, specie adesso che pare (il condizionale è d’obbligo) che lo Tsunami sia passato, si levano voci (anche di sedicenti scienziati) che ci tengono a farci sapere che a guardar bene, dopotutto, questo Covid-19 non è stata poi sta gran cosa. Di Covid-19 son morti solo 4 gatti e poi, con il plasma, che non costa nulla, si curano tutti. Come sempre le cose, anche e soprattutto se c’è di mezzo la salute, andrebbero prese un po’ più seriamente.
La domanda è precisa: quanta gente è morta direttamente o indirettamente a causa di Covid-19?
Sebbene la domanda sia precisa la risposta però è tutt’altro che semplice. Come sappiamo, i dati diffusi dalla protezione civile non sono affidabili perché, soprattutto in concomitanza del picco, molte persone, pur presentando i sintomi, non hanno potuto fare il tampone e sono decedute prima di giungere in ospedale. Per ovviare a questo problema avevamo già usato qui: http://www.biotecnologi.org/si-muore-con-o-per-coronavirus/ un dato indiretto, quello del sistema nazionale di sorveglianza sulla mortalità giornaliera, dimostrando che i decessi in realtà erano ben di più di quelli registrati dal sistema.
Ora che il picco è passato possiamo usare anche dei dati un po’ più robusti e di ampio respiro, ovvero quelli di Euromomo (www.euromomo.eu), la rete di sorveglianza sulla mortalità che raccoglie i dati della gran parte dei paesi europei, per capire se è successo davvero qualcosa d significativo con #Covid19.
Quest’anno abbiamo avuto una delle migliori influenze di sempre che ha fatto, a livello europeo, più o meno (solo) 22.500 morti, contro i circa 55.500 dello scorso anno o i 115.000 del 2018.
Subito al termine del picco influenzale però è arrivato Covid-19 e improvvisamente, molti paesi europei (anche se non tutti) hanno registrato picchi di mortalità importanti, molto più importanti di quelli delle peggiori influenze, con anche 36.000 morti LA SETTIMANA, cioè 13.500 morti in più di quelli registrati complessivamente in 8 SETTIMANE quest’anno durante il picco influenzale. Quindi Covid-19 si è sentito e si è sentito forte e chiaro sulla mortalità non solo italiana, ma anche europea.
Quanti sono quindi i morti “Covid-19”?
Stando ai dati Euromomo possiamo stimare che a livello europeo i decessi imputabili, direttamente o indirettamente, a Covid-19 siano ad oggi circa 175.000.
E in Italia?
Per l’Italia è appena uscita un una pre-pubblicazione qui: https://www.medrxiv.org/conte…/10.1101/2020.06.08.20125211v2 che, analizzando i dati fino ad APRILE, ci dice che all’appello, dai dati ufficiali, mancano circa 15.000 decessi, 10.000 solo in Lombardia, il resto nelle altre regioni del nord.
Per un totale di circa 41.000 decessi attribuibili a Covid-19 (AD APRILE), mentre oggi, A FINE GIUGNO, il numero ufficiale ne indica ancora meno di 35.000.
Se andiamo a guardare i dati storici per l’influenza in Italia, qui: www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1201971219303285 si può vedere che, anche nelle annate più “cattive”, l’influenza non supera i 25.000 morti nel nostro Paese, e nessuno ha mai messo in atto un lockdown per contenere il numero di decessi. Se con Covid-19, CON il lockdown, viaggiamo verso numeri che sono il DOPPIO di quelli della peggiore influenza SENZA lockdown forse proprio una cosa così leggera non deve essere stato.
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In apertura dicevamo che alcuni sono fermamente convinti che il plasma curerà tutti. Come avevamo già avuto modo di sottolineare, il plasma è sì, se funziona, una risorsa importante, ma con molti limiti. E’ appena uscito ad esempio un articolo su Nature che evidenzia come solo l’1% ‼ dei donatori di plasma analizzati (a 1 mese circa dalla malattia) abbia un forte titolo anticorpale (https://www.nature.com/arti…/s41586-020-2456-9_reference.pdf) e gli autori giungono alle stesse nostre conclusioni, (https://www.facebook.com/biotecnologi.italiani/posts/3082208471800801) servono soluzioni più robuste, come ad esempio la produzione di anticorpi contro il virus per via biotecnologica.