Biotecnologi Italiani è orgogliosa di presentare l’Edizione 2024 del “Libro Bianco sulla Professione di Biotecnologo” (scaricabile sotto), un documento fondamentale che offre un’analisi approfondita della situazione formativa e occupazionale dei laureati in Biotecnologie in Italia.
Sommario delle principali rilevazioni:
- Formazione: Il percorso formativo rivela una predominanza di laureati provenienti da licei scientifici. L’analisi geografica conferma una maggiore attrattività̀ del Nord Italia soprattutto per quanto riguarda le possibilità̀ lavorative. La maggior parte dei Biotecnologi possiede titoli post-laurea, come master, dottorato o scuola di specializzazione nell’ottica del life-long learning.
- Lavoro: Le aspirazioni per il futuro lavorativo dei neolaureati ricadono soprattutto su aziende e enti di ricerca. Questo dato è coerente con la prevalenza di lavoratori nel settore privato mentre si scontra una ridotta percentuale di lavoratori negli enti di ricerca. Le tipologie di contratto variano notevolmente tra settore pubblico e privato e lo stipendio medio netto varia in base all’età e al datore di lavoro. Si evidenzia un legame diretto tra livello di istruzione, titoli post-laurea acquisti e fascia di reddito, sottolineando l’importanza del life- long learning. Infine, solo una minoranza di biotecnologi ritiene che l’iscrizione ad un Ordine Professionale sia utile alla attività lavorativa.
- Criticità: Tra le criticità emerse dall’analisi troviamo un insufficiente orientamento sia nella scelta del percorso universitario e che al mondo del lavoro. Inoltre, c’è un divario tra le competenze acquisite durante la formazione e quelle richieste sul lavoro, e una ridotta percentuale di lavoratori ritiene di svolgere un lavoro «da biotecnologo». La figura del biotecnologo è vista poco conosciuta e poco valorizzata nella società. Infine, la fiducia nel trovare lavoro in Italia è scarsa, mentre aumenta se si considerano opportunità all’estero o in settori non specificatamente legati alle biotecnologie
Biotecnologi Italiani ha individuato cinque azioni chiave per migliorare la consapevolezza, conoscenza e utilità della figura del biotecnologo per la crescita del sistema paese:
- Potenziare l’orientamento: creare maggiore consapevolezza sulle opportunità che questo settore offre e ridurre la percezione di non svolgere un lavoro «da biotecnologo» quando si esce dal laboratorio.
- Sviluppare strategie per incontrare le richieste del mercato: allineare le competenze acquisite durante il percorso di studi con le esigenze del mercato del lavoro, garantendo una maggiore employability e un miglioramento delle prospettive di carriera.
- Incentivare l’ecosistema Biotech italiano: favorire lo sviluppo di ecosistemi locali implementando politiche di sostegno e incentivi per la creazione di start-up, spin-off anche universitari, al fine di stimolare l’innovazione e la creazione di posti di lavoro.
- Valorizzare le competenze: riconoscere la capacità dei biotecnologi di creare valore aggiunto per il sistema paese, fornendo opportunità di sviluppo professionale e una retribuzione adeguata per trattenere il talento nel settore.
- Promuovere la figura del biotecnologo nella società: aumentare la consapevolezza pubblica del ruolo e delle competenze del biotecnologo, evidenziando le sue potenzialità e il suo contributo alla società nel settore medico-farmaceutico, agrario e industriale.
Il “Libro Bianco sulla Professione di Biotecnologo” 2024 rappresenta una risorsa essenziale per comprendere le sfide e le opportunità del settore delle biotecnologie in Italia e per delineare strategie concrete per il suo sviluppo futuro.
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