Il Collegio dei Probiviri dell’Associazione Nazionale Biotecnologi ha rilasciato un parere deontologico su CRISPR e le nuove tecnologie di genome editing che allinea l’Italia alle più recenti dichiarazioni internazionali su tecnologia e responsabilità degli scienziati.
Le nuove tecnologie di genome editing, soprattutto quelle derivate da CRISPR, rappresentano un’importante opportunità scientifica e sociale per la risoluzione di diversi problemi che spaziano dall’ambito della medicina a quello dell’agricoltura. Sarà compito di tutta la società discutere e decidere insieme come e dove applicarle. E i biotecnologi italiani, in accordo con le regole deontologiche che si sono dati, devono essere pronti a svolgere il loro ruolo all’insegna della responsabilità.
È questo il risultato più importante che emerge dal Parere Deontologico elaborato dal Collegio dei Probiviri dell’Associazione Nazionale Biotecnologi Italiani (ANBI), reso pubblico durante l’Assemblea annuale dell’Associazione.